Anche con il caldo afoso ho voglia di sesso!

Agosto, la città è un forno bollente, fuori non c'è anima viva, tutte le persone sane di mente sono rinchiuse in casa con i climatizzatori a massima potenza per cercare di rendere vivibile l'ambiente.
Anch'io sono chiuso nel mio appartmento, l'aria condinzionata fa il suo dovere e la temperatura all'interno dell'abitazione è piacevole, ho una buona scorta di birre in frigo.. in pratica non dovrebbe mancarmi nulla, in realtà non è così, anche se fuori c'è una calura che scioglie l'asfalto ed un tasso di umidità degno del centro america, ho una gran voglia di fare del sesso, di svuotarmi le palle.
Esco sfidando il caldo a cercare una mercenaria che soddisfi i miei desideri oppure me ne sto a casa a godermi l'ambiente refrigerato ed a scolarmi le birre fresche?
Scelgo la prima opzione, me ne sto al fresco a casa! Accendo il computer e mi metto a leggere alcuni racconti erotici che trovo su internet. Dopo un paio di letture ho il cazzo bello duro, mi è sempre piaciuto leggere di ragazze che fanno dei gran pompini a persone sconosciute o di donne arrapate che si fanno scopare da qualsiasi persona che passi nel parco.
Smetto di leggere e comincio a toccarmi, sono talmente eccitato che vengo in due minuti, mi pulisco il pene e raccolgo lo sperma con una salviettina di carta che finisce direttamente nel cesso.
Esco sul terrazzo a fumarmi una sigaretta, il caldo afoso è come un pugno sul muso, dopo due minuti che sono all'esterno a fumare mi ritrovo tutto sudato e appiccicoso come se mi avessero fatto un gavettone di acqua zuccherata.
Rientro in casa, il climatizzatore comincia a darmi un po' di sollievo e per rinfrescarmi del tutto prendo una birra gelata dal frigo e me la scolo tutta in un sorso.
Penso tra me e me di rialssiarmi un attimo sul divano ma c'è qualcosa che mi disturba, che mi rende irrequieto.
La sega che mi sono fatto poco tempo fa non mi ha soddisfatto pienamente, ho voglia di scopare, ho bisogno di scopare!
Mi affaccio alla finestra e riscopro che fuori ci saranno almeno quaranta gradi ed un tasso di umidità pari o superiore al 90%.
Tra me e me penso di restarmene al fresco in casa, a guardare la tv sul divano, che anche se esco con questo caldo e sole battende non troverò nemmeno una puttana disponibile in tutta la città; ma niente, le palle sono in incandescenza e chiedono a gran voce di essere svuotate!
Prendo di scatto le chiavi della macchina che sono sul tavolino esco con passo spedito dall'appartamento e mi dirigo verso la macchina.
Salgo in macchina, accendo il climatizzatore a manetta e mi dirigo verso la tangenziale della zona industriale, solitamente una zona ricca di prostitute pronte a soddisfare il bisogno primario di noi uomini.
La zona industriale è deserta, in tangeziale c'è solo una macchina, la mia e di signorine meretrici non c'è nemmeno l'ombra.
Sconsolato sto già pensando quale uscita devo imboccare per tornarmene verso casa ma ad un certo punto vedo una figura umana sul marciapiedi dopo la curva.
Man mano che mi avvicino la figura prende forma di una donna, una donna di colore, non propriamente al massimo della sua forma e sicuramente non nel pieno della gioventù.
Rallento la corsa dell'automobile fino a fermarmi al suo fianco, abbasso il finestrino ed entra come un pugno una vampata di caldo afoso, la donna di colore, quasi sorpresa che mi fossi fermato mi chiede: "Amore Bello?", io senza quasi guardarla in faccia e chiedere la tariffa le dico: "Sali".
Lei non se lo fa ripetere due volte, apre la portiera della macchia e si siede al posto del passeggiero anteriore, mi da delle brevi indicazioni e mi porta a parcheggiare nel retro di un capannone nel mezzo della zona industriale.
Ora che ci siamo fermati la guardo per bene, è una donna che ha passato da un po' i quarant'anni, il fisico è sul cicciottello, non proprio la mia tipologia preferita, ma mi accorgo quasi subito che ha due tettone enormi, sicuramente una sesta taglia naturale abbondante.
La donna mi chiede senza remora il suo compenso che mette velocemente in una minuscola tasca dei sui jeans, io nel frattempo comincio ad aprire la cintura e la patta dei pantaloni.
Con una manovra molto lesta la prostituta mi veste col preservativo e comincia a farmi una sega con entrambe le mani.
Quando il mio cazzo è abbastanza duro smette con le mani, si abbassa verso di me, lo prende in bocca e comincia a leccarlo; il pompino fatto con il preservativo è una cosa che mi ha sempre annoiato, non riesco a goderne appieno e sicuramente la puttana non ci metteva tutta la passione di questo mondo.
La fermo e le dico che voglio scopare, lei allarga le gambe ed io la penetro e comincio a pomparla come se non ci fosse un domani.
La figa non era sicuramente una fighetta stretta, anzi, avrà visto più cazzi lei che una pornostar affermata, la donna non ci metteva un minimo di entusiasmo, anzi sono quasi sicuro che volesse che io finissi al più presto; anche se non era una situazione al massimo del godimento io ero eccitatissimo a veder quelle due tette grandissime a sobbalzare sotto i miei colpi.
Con una mano le abbasso la maglietta ed il reggiseno e scopro due capezzoli enormi, l'eccitazzione mi è salita alle stelle e stavo quasi per venire.
"Voglio venirti sulle tette" le dissi mentre continuavo a scoparla, lei mi rispose quasi scocciata: "No mi sporchi, poi altri clienti", io subito pronto a ribattere perchè ero quasi sicuro che non avesse accettato le proposi: " Ti do altri venti euro", le non se lo fece ripetere due volte e disse va bene.
Continuando a scopare misi la mano nella tasca dei miei pantaloni e tirai fuori un'altra banconota, lei la prese al volo e la mise nella tasca dei suoi jeans assieme alle altre.
Ormai ero pronto a venire, immaginare le sue tettone che ricevevano il mio sperma era un'idea che mi eccitava tantissimo.
Infatti non ci volle molto che capii che stavo per sborrare, mi scostai dalle sue gambe, mi avvicinai col cazzo al suo petto e con una mano mi tolsi il preservativo.
Comincia a farmi una sega ma dopo pochi secondi la mia sborra cominciava a scendere abbondante sulle sue tette, ero così eccitato che dal mio cazzo uscì un sacco di sperma ed uno schizzo improvviso la colpì direttamente sul viso, la prostituta fece una smorfia schifata e si mise ad imprecare qualcosa di incomprensibile nella sua lingua nativa.
Sinceramente sono rimasto stupito di quanta sborra hanno prodotto le mie palle, non è stata sicuramente una scopata memorabile e prima di uscire di casa mi ero fatto una sega, fatto sta che ora mi sentivo rilassato, svuotato e non vedevo l'ora di tornarmene nella mia fresca casa climatizzata e di bermi una buona birra giacciata steso sul divano.
Riaccompagnai la puttana alla curva dove l'avevo caricata e me ne tornai a casa con le palle svuotate ed un espressione felice e rilassata in volto.

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